"L’amore chiama col 4888" di Michele Piccolo

Stefano ha ventotto anni e vive a Sant’Anastasia, un paese in provincia di Napoli ai piedi del monte Somma. È una personalità speciale, anche se lui si definisce un coglione, con un futuro non proprio roseo e poca volontà di riscatto. Nato con la “camicia”, per un grave errore fatto dieci anni prima si ritrova adesso a doversi dividere dall’essere sarto di mattina e batterista di sera. Vive con Piermatteo, un grande amico che sarà il suo ironico angelo custode. Si innamorerà ed avrà una strana ma intensa storia d’amore con Claudia, una insegnante di ventuno anni più grande, che lo porterà in poco tempo a cambiare, credere di più in se stesso e ad essere abbandonato misteriosamente per la seconda volta nella sua vita. Il protagonista si divide tra le proprie sfortunate vicende sentimentali e la costante introspezione psicologica. Tenero, empatico e sincero, una commedia brillante, ma altamente comune, motivo per cui diventa una storia nella quale è facile immedesimarsi.


Conosciamo l'autore:

Michele Piccolo (Napoli, il 26 dicembre del 1986), vive a Sant’Anastasia (NA). Si è sempre contraddistinto per fare scelte che vanno contro sua ogni predisposizione tanto che è diplomato Istituto Tecnico Industriale e di professione impiegato nel settore aeronautico. Calciatore in serie minori ed allenatore di una squadra juniores, da tre anni scrive poesie che pubblica sulla propria pagina facebook “Michele Piccolo” e che iscrive a vari concorsi in giro per l’Italia. Prevalentemente distratto, imbranato, autoironico e pungente, si definisce un quasi ex sognatore.


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